Spero di essere ancora così a 60 anni...

Bikes in the tunnel

Viaggiare soli per 3000km con il rumore del vento a 2cm dalle orecchie da molto tempo per pensare: si spazia dalle idee su come rifare la cucina all’eventualità di avere un secondo figlio, passando dalle ricette preferite per cucinare il coniglio e le possibilità per il prossimo lavoro.

Confesso che è piuttosto faticoso - sarà colpa del vento che agita tutti questi pensieri oltre a volerti strappare le braccia ancorate al manubrio - e sedersi su una panchina a fine giornata per bere una birra e osservare il tramonto sembra un’enorme ricompensa.

Ci sono momenti in cui ci si ferma anche durante il percorso ovviamente, e durante queste pause si tende a socializzare con individui che vengono riconosciuti come simili: stesso carapace, cavalcature equivalenti, dovranno per forza di cose essere consanguinei.

In due occasioni, entrambi forzate dal passaggio sotto al canale della manica, ho avuto modo di conoscere due distinte coppie di “miei simili” che, così a colpo d’occhio, avevano sulle braccia e nelle orecchie almeno venti anni di cavalcate più di me.

Mi hanno raccontato storie meravigliose e terrificanti, sempre col sorriso sulla faccia. La traversata del grand canyon a partire da Las Vegas, l’odore di ginepro sulla strada da Bilbao a Jerez, gli incidenti mortali visti sul Nurbungring e la paura di non trovare una stazione di servizio attraversando i Pirenei.

Mi hanno fatto tanta tenerezza e tanta invidia, e spero davvero che il vento continui a raccontarmi per lunghi anni avvenire le stesse cose che ha detto loro, perchè di sicuro ci vuole tanta passione e gioia di vivere per dimenticarsi di quanto, in realtà, voglia strappare le braccia da quel dannato manubrio…